Sempre più spesso sentiamo parlare di “Piede piatto” del bambino quasi come fosse una patologia da correggere e non un’istanza fisiologica caratteristica di una certa fase dell’accrescimento. Ma come si conforma un piede piatto patologico? Quando bisogna intervenire?
Almeno fino agli 8 anni il piede del bambino è in pieno sviluppo e, molte delle 26 ossa che lo costituiscono non si sono ancora formate completamente, per questo, a meno che non ci si trovi davanti a deformità invalidanti, è sconsigliabile l’utilizzo di plantari o di terapie più invasive prima di quell’età.
Ma vediamo più nello specifico quali sono le fasi di accrescimento del piede dall’ embrione ai primi anni di vita.
L’arto inferiore
Dalle 6 settimane alla nascita
Il periodo durante il quale inizia l’ossificazione nel piede si estende dalla 4-5 settimana post impianto fino alla vita postparto.
Nelle prime sei settimane, nella fase embrionaria, cominciano ad apparire i primi abbozzi ossei del piede e con essi anche gli “errori” congeniti quali la polidattilia (numero eccessivo di dita), e la sindattilia (fusione di due o più dita) In queste prima settimane il piede esso si trova sullo stesso piano del femore con l’asse trasversale quasi verticale, con l’astragalo sullo stesso piano del calcagno. Il primo dito è fortemente sottodimensionato, tanto che il primo raggio è più piccolo del quinto e il terzo raggio è il più lungo. Il primo osso a completare la sua ossificazione è il calcagno intorno alla 13esima settimana post-ovulatoria e, come nel caso di un osso lungo, la formazione di osso pericondrale o periosteo è seguita dalla comparsa di un centro endocondrale.
Il secondo osso tarsale ad ossificare è l’astragalo che avviene durante l’ultimo trimestre di vita intrauterina. L’astragalo si sviluppa da diversi punti di ossificazione che si uniscono rapidamente in un unico centro.Una condensazione cellulare tra gli abbozzi cartilaginei dell’astragalo e del calcagno si verifica al livello del substentaculum tali nello stadio 21 (7° settimana). La condrificazione all’interno di questa condensazione cellulare si verifica allo stadio 22 (fine dell’8°settimana) e subito dopo diventa parte della formazione cartilaginea del calcagno. Il substentaculum tali è uno degli ultimi segmenti del tarso a condrificare. in questo periodo l’astragalo comincia ad assumere la posizione che avrà nel piede adulto.
La condrificazione del tubercolo posteriore dell’astragalo si verifica contemporaneamente con quello del substentaculum tali e solo più tardi di quella della testa talare.
Schema dello sviluppo delle ossa del piede nell’ontogenesi umana: a – 1 anno; b – 3 anni; in – 4 anni; g – 9 anni; 5 – 18 anni; 1 – falangi terminali; 2 – falangi medie; 3 – la falange principale; 4 – ossa metatarsali; 5 – il terzo osso sfenoidale; 6 – osso cuboide; 7 – osso strappato; in – calcagno; 9 – epifisi della prima falange terminale; 10 – epifisi delle falangi medie; 11 – epifisi delle principali falangi; 12 – epifisi di ossa metatarsali; 13 – il primo osso sfenoide; 14 – epifisi delle seconde – quinte falangi terminali; 15 – il secondo osso sfenoidale; 16 – osso navicolare; 17 – epifisi del calcagno; 16 – ossa sesamoidi
La tipologia di parto può inoltre contribuire all’insorgenza di diverse patologie della deambulazione futura del nascituro.
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